domenica 14 settembre 2014

Caserta 2014 … ciò che mi resta del 59° Congresso degli Ingegneri

BxUdlbpCYAAcb73 E’ stato il Congresso dei Filosofi, non solo quei colleghi “ingegneri” che giornalmente fanno “filosofia” distraendosi dal mondo reale (in questo caso quelli della categoria), ma dei filosofi veri, Silvano Tagliagambe e Umberto Galimberti i quali come da prassi e da mestiere, ci hanno lasciato al termine di interventi molto belli ed intensi, con delle domande.

In realtà, mi aspettavo da un Congresso delle risposte e non aumentare il numero delle domande che giornalmente ci assillano, ma non voglio passare per disfattista e vi dirò di più, avere delle domande da farsi e sintomo di vitalità, non di grande energia “cinetica-mentale” ma di speranzoso movimento di quella linea spesso piatta, che rappresenta l’elettroencefalogramma della categoria degli ingegneri, vispa in iniziative individuali, quasi nulla ad ora dell’agire come collettività.

Così Tagliagambe citando un famoso “collega”, Leonardo da Vinci, nelle sue considerazioni sull’arco nelle costruzioni, ci ha ricordato che dalla somma di due debolezze, può venirne fuori una grande forza. Questo se applicato al nostro interno sarebbe un grandioso e vincente principio rivoluzionario. Mi spiego meglio. Ho conosciuto anche in queste occasioni un proliferare di sigle, di tavoli di lavoro, di poltrone continuamente impegnate nell’acquisire un pennacchio ed una visibilità ai tavoli del potere …….. ma visibilità per chi?

Quanti Ingegneri sanno dell’esistenza di un Consiglio Nazionale? Mi auguro almeno per gli iscritti all’Ordine, il 100%. Ma quanti di questi sanno il numero e soprattutto il nome di questo “governo della professione (libera)”? Ve lo dico io, prima che vi affanniate, costoro sono in 15 e la rappresentanza 2011-2016 è composta da Armando Zambrano (Presidente), Fabio Bonfà, Gianni Massa, Riccardo Pellegatta, Michele Lapenna, Giovanni Cardinale, Gaetano Fede, Andrea Gianasso, Hansjörg Letzner, Ania Lopez (rappres. dei triennali), Massimo Mariani, Angelo Masi, Nicola Monda, Raffaele Solustri, Angelo Valsecchi.

Premetto che a differenza del sottoscritto e di tutti i Consiglieri degli Ordini Provinciali che svolgono la loro attività gratuitamente, i Consiglieri CNI sono ben stipendiati e non mi scandalizzo, poichè non credo nel volontariato specialmente per coloro che devono dedicare interamente il loro tempo alla carica, rinunciando (almeno riducendo) gli spazi per la loro professione. E quando si è davanti a gente esperta e di un certo carisma, il tutto non fa una piega, cosa diversa sarebbe per chi pensa di sopperire ad una crisi professionale, creandosi un impiego in tal senso (ma pur conoscendo poco i nostri rappresentanti mi sento di dire che così non è).

Date queste informazioni, la cosa che mi ha lasciato speranzoso e che finalmente ho sentito due dei nostri quindici Consiglieri Nazionali, Massa (vice pres.) e La Penna (tesoriere), prendere consapevolezza del fatto che sempre più il Consiglio rappresenti gli “Ordini” ma non gli Ingegneri visto che sono sempre meno coloro che si iscrivono e sempre di più quelli che se ne vanno.

Ecco che strutture come il “Centro Studi”, la “Alta Scuola di Formazione” , le “Consulte”, il “Coordinamento delle Professioni”, i vari tavoli paritetici, le varie bozze di “codici deontologici”, non riescono a comunicare nel giusto modo agli Ingegneri, l’importanza e la necessità di una appartenenza ad una “casa comune”.

Forse l’intervento da alcuni pensato fuori contesto di Michela Murgia (scrittrice) rischia di passare come uno dei più importanti ascoltato. L’importanza della narrazione, il saper narrare non solo di una attività ma di una tradizione che via, via consegnandosi nelle mani di una burocratizzazione degli organismi di governo interno e che ha perso memoria della natura di “professione intellettuale” che sta alla base del nostro essere ingegneri.

C’è voluto un intervento di una semplicità estrema di Pierluigi Zappacosta (Co-Fondatore della Logitec e non solo) il quale ha avuto l’onestà di dire che il re è nudo :"Siamo una cultura vecchia, antica ... Una società molto rigida e ciò non aiuta il cambiamento ...... è difficile, qualsiasi cambiamento  che vuole far perdere situazioni e posizioni di privilegio, ……. ma il mondo cambia”  …… Un Grande costui!

Abbiamo svenduto tutto al mercato, e finiremo per soccombere dello stesso mercato, quando questa rivoluzione si autodistruggerà come ipotizzato da Galimberti.

Lo dico da anni, il nostro rimarrà solo un Ordine di “poveri” liberi professionisti, gli altri, i “professionisti dipendenti” pubblici e privati, i professori, gli impenditori, gli ingegneri operatori di aziende o manager, se ne avranno forza e volontà, si riconosceranno in altri contenitori o continueranno a chiudersi al dialogo creando “torri” autoreferenziate.

Ecco che ritorna il filosofo, tutte queste “debolezze” che sommate avrebbero potuto creare una sola grande “forza”, avranno perso o meglio continueranno a perdere grandi occasioni a scapito di pochi (sempre meno) colleghi “pennacchiati e burocraticizzati” che dietro la porta delle stanze del potere utilizzeranno le loro referenze per risolvere situazioni personali.

Tolti i filosofi quindi personalmente cosa mi è rimasto? La visione di tanti interventi di “mestiere” di un circo mediatico professionale che si ripropone in tali eventi e tanti sgomitamenti per guadagnare le prime file il tutto pericolosamente accompagnato da “anagraficamente giovani” ma come si dice dalle nostre parti, “con il vecchio dentro”, accompagnati con la mano sulla spalla, dagli “anziani” che sperano attraverso loro di perpetrarsi ……. Nei secoli dei secoli.

Speranze? Tra due anni ….. tutti a casa! Ma chi saranno i sostituti, i “giovani-vecchi” o i “vecchi giovani”? Vedremo, è adesso che si gioca la sorte della nostra professione.

Per conto mio, continuerò ad insistere sul concetto del “credo in un unico ingegnere” nelle sue varie peculiarità e continuerò a scriverlo e a dirlo in ogni occasione, per il resto non penso che da solo possa fare altro ……… non più, purtroppo “giovane vecchio” di contro non ancora “vecchio giovane”, rimango a “carico di Papà” con il rischio di passare come il “figlio stravagante e ribelle” e fino a questo momento, “Papà …….. non vuole!”

Un abbraccio e coraggio …..

sabato 6 settembre 2014

Prima eravamo figli ….. ma adesso

LOGO (1) Uno dei momenti più intensi ed emozionanti per un Consigliere che crede nel suo ruolo è l’annuale Congresso Nazionale degli Ingegneri. In un’assise di tali dimensioni ti aspetti di trovarti al centro delle grandi decisioni per la professione ed invece rimani ammaliato da una grande ribalta di colleghi ed ospiti che parlano si di cose importanti, dibattono in talk-show di temi interessantissimi, rimanendo in attesa di mozioni finali che rappresentino la tanta rabbia che cova all’interno della nostra professione ed invece, davanti a documenti che si chiedano se “veramente nove per nove faccia ottantuno” e sanciscono che “non si sputa dal finestrino”, e che soprattutto “non esistono più le mezze stagioni”, comprendi che se decisioni sono state prese, queste sono state prese privatamente in altre sale di regia, in altri tempi, in altri luoghi ed a te, “utile idiota” non ti rimane che restare seduto per approvare quanto già scritto, ad eccezione della mozione del giovane collega che corregge li dove si diceva “non esistono più le mezze stagioni” in “non esistono più le mezze stagioni come prima”!

Ricordo che alla conclusione del Congresso di Rimini, due anni fa, feci i complimenti al ns. Presidente Nazionale, presentandomi e stringendogli la mano, chiedendogli: “quando parleremo degli ingegneri dipendenti? Sa anche loro sono iscritti all’Ordine e pagano questo bello spettacolo!” Gli avrei potuto dire che eravamo anzi, gli azionisti di maggioranza … eppure ……. mi ritrovai nella stessa situazione nella quale si trovarono il gruppo dei collegiali di Animal House, quando entrarono da bianchi, in un locale completamente frequentato da negri, quando al loro salutare “Ciao Otis”, tutti si zittirono facendo piombare l’ambiente in un silenzio da tomba!

Pensai, non è ancora questo il momento! Ripetei la stessa esperienza lo scorso anno a Brescia, ma ancora di più la ribalta tendeva verso i liberi professionisti ed in particolare verso le società d’ingegneria …. figurarsi se qualcuno poteva dare ascolto o immaginare una tavola rotonda sui temi ed i disagi che assillano noi che siamo “professionisti dipendenti”. La sensazione è sempre quella di una forbice tra due mondi che si allarga sempre di più e proprio nel momento della massima difficoltà. Il non esser stati uniti ha permesso ad altre professionalità di normare la nostra attività professionale, distruggendo qualunque embrione di lavoro intellettuale e trasformando “l’intelletto in azienda”.       

Non voglio bagnarmi prima di piovere, andrò a Caserta speranzoso e cercherò nuovi entusiasmi, seppur relegato all’angolo, per rendere fruttuosi questi ultimi tre anni dell’impegno politico-professionale, fino alla scadenza naturale del mio mandato. Vi terrò informati come ogni anno costantemente ed in diretta, dai lavori congressuali.  Vi allego i punti essenziali del programma.                                      

Mercoledì – 10 Settembre 2014

Tavola Rotonda : “Le professione e la sfida della competitività internazionale: mercato, scelte politiche, dinamiche sociali - Introduce e modera Dario Di Vico Editorialista Corriere della Sera”

Presentazione della ricerca a cura del Centro Studi del CNI - Analisi del Sistema Ordinistico nella prospettiva internazionale: ipotesi di lavoro e confronti

Giovedì - 11 settembre 2014

Officina “Città”: la sfida tra innovazione tecnologica e complessità - Carlo Ratti Direttore del MIT SENSEable City Lab – Massachusetts Institute of Technology; Co-founder Carlo Ratti Associati”

Modulo Tecnico: “Tirocinio, aggiornamento professionale continuo, certificazione delle competenze: l’accesso al mondo del lavoro e la crescita nella prospettiva e nel confronto internazionale”

Tavola Rotonda: “Questione “ambientale” e strategie per il lavoro: crescita e legalità”

Modulo Tecnico: “Le società tra professionisti – STP: modelli organizzativi e competizione internazionale”

Evento Formativo: “Sistemi di simulazione dinamica degli edifici e l’importanza della contabilizzazione e ripartizione energetica”

Venerdì - 12 settembre 2014

Premio borse di studio CNI – ISSNAF Italian Scientist and Scholars in North America

Dibattito e presentazione delle mozioni - Votazione della mozione - Conclusione dei lavori

Evento Formativo - “Metodologia di lavoro building information modeling”

giovedì 4 settembre 2014

Riparte una Nuova Stagione di Lavoro …. Auguri a Tutti

resize Lasciate alle spalle, chi più, chi meno, quelle che ci ostiniamo a chiamare ferie estive, ripartiamo con il lavoro e mai come adesso nella qualità di Consigliere dell’Ordine, mi sento di fare gli auguri a tutti i colleghi (e a me stesso), affinchè questa stagione sia la stagione del rilancio.

Negli ultimi anni le esigenza della nostra categoria professionale ed intellettuale sono state sempre poste in secondo piano rispetto ai vari problemi contingenti della nazione, anzi, ogni qualvolta si è intervenuto con provvedimenti dedicati lo si è fatto per creare ulteriori difficoltà alla categoria o addirittura per ridurne o metterne in discussione i già poco sicuri ed esigui compensi professionali.

Se è vero che il medico ti cura la salute e ti protegge le aspettative di vita è anche vero che le professioni progettuali-intellettuali ti pensano e ti realizzano tutto quanto ti servirà per vivere con una certa qualità quella stessa vita.

Sarà un anno, mi auguro, vocato ad un solo “termine” che di per se garantirebbe la soluzione e la cura a tante storture, “la deontologia”.

L’esercizio della deontologia professionale sarebbe già da sola la garanzia e la tutela della professione dell’ingegnere. Un comportamento chiaro e trasparente, tutelato e sanzionato nei propri inadempimenti, garantirebbe da solo che non si realizzassero ribassi immorali nell’offerta di prestazioni professionali, non giungessero ancora assurde commesse, come spesso accade ai colleghi nel pubblico, di “progetti” da realizzare con tempistiche improponibili a scapito della essenziale qualità, si garantirebbero i protocolli d’intesa per la certezza degli incassi per prestazioni offerte ai privati e tanto altro ……

Non c’è bisogno quindi di chi sa quali nuovi provvedimenti legislativi, basta l’osservanza di pochi principi espressi in poche righe, ma di una forza inimmaginabile se sposata e posta alla base di una importante comunità quale quella degli Ingegneri ……… Auguri. 

mercoledì 3 settembre 2014

Consegnati i Lavori alla Cesare Abba - Alighieri

La fase assegnazione degli incarichi per i progetti di manutenzione straordinaria per l’adeguamento alle norme di sicurezza, igiene ed agibilità, di un cospicuo gruppo di scuole, partì nel dicembre del 1998. Alcuni di loro ebbero maggiore fortuna e poterono sfruttare i finanziamenti che allora si resero disponibili ed attraverso una giungla di adeguamenti normativi e di spesa, alla fine del primo decennio del duemila, poterono vedere la luce. Per il plesso scolastico elementare “Cesare Abba” sito in Palermo, Via Calcedonio Giordano n. 1. – la strada è stata un pò più complessa ed è statonecessario dover anticipare uno Stralcio Esecutivo per i lavori relativi agli Impianti Elettrico ed Antincendio, interamente finanziati con fondi regionali.

Le opere aggiudicate in via definitiva, il 29/01/2014 all’ATI LIPARI FRANCESCO – Alcamo (TP)  e MALTESE SRL – Alcamo (TP) , con un ribasso offerto del 28,7528% per un importo netto dei lavori pari a €. 318.604,8320, oltre a €. 12.278,14 per oneri per la sicurezza, e quindi per l’importo complessivo di €. 330.882,9720 oltre IVA, sono state consegnate lo scorso 1/09/2014 e dovranno essere ultimate entro il 27/09/2014 (180 gg lavorativi).

venerdì 1 agosto 2014

Aggiudicati i Lavori per la Rete Radio di Videosorveglianza delle Scuole di Palermo

2010-12-10-16h31m13 A&V - Finita “l’interminabile” fase amministrativo-burocratica che ha portato all’affidamento con il sistema dell’appalto integrato, della progettazione esecutiva e la successiva realizzazione dei “lavori per la dotazione di impianti antintrusione e videosorveglianza nei plessi scolastici a rischio di atti di vandalizzazione della città di Palermo - 1° fase”, da oggi 31 Luglio 2014, finalmente si passa alla fase tecnico realizzativa.

Il R.U.P. (il sottoscritto) Renzo Botindari, ha firmato l’Ordine di Servizio n. 1 che sancisce l’inizio dei 90gg di tempo per la progettazione esecutiva da parte di FASTWEB s.p.a. , della rete radio di collegamento di circa attuali 160 scuole di Palermo, la fornitura nelle stesse di telecamere per la videosorveglianza, apparati di antintrusione, sistema link di collegamento dei plessi scolastici con il sistema di onde radio con le due centrali operative di monitoraggio che verranno realizzate presso edifici di proprietà comunale indicati dall’Amministrazione.

L’originario progetto che prevedeva la copertura di sole 73 scuole ed approvato nel 2006 per un importo complessivo di €. 4.040.889,05 di cui €. 2.671.510,50 per lavori ed €. 1.369.378,55 per somme a disposizione dell’Amministrazione, finanziato con mutuo dalla Cassa DD.PP. per varie vicissitudini burocrotico-tecniche è stato aggiornato e rielaborato ed ha comportato l’estensione dei plessi da coprire da 73 iniziali a 104.

Inoltre a seguito dell’aggiornamento dei prezzi il nuovo progetto è stato riapprovato e validato per un importo complessivo di €. 3.559.474,78 di cui €. 2.178.043,44 per lavori ed €. 1.381.431,34 per somme a disposizione dell’Amministrazione.

L’offerta economicamente più vantaggiosa con la quale la FASTWEB s.p.a. si è aggiudicata i lavori, oltre a prevedere un ribasso sui lavori del 25,9324% per un importo complessivo offerto di €. 1.629.069,80 è risultata migliorativa attraverso l’offerta di ulteriori 54 plessi da videosorvegliare e monitorare via radio tra quelli indicati in un bouquet delle restanti scuole di proprietà comunale, divise per dimensioni, con un ordine di priorità stabilito in base al rischio di vandalizzazione o di recenti effrazioni negli ultimi anni.

Alla fine di questa 1° Fase, il patrimonio scolastico di pertinenza Comunale, sarà videosorvegliato per l’80% del suo ammontare, stimato in partenza in circa 200 plessi, rimarrà da coprire quindi, se ci sarà la volontà delle parti, gli ulteriori plessi di proprietà privata che ospitano le istituzioni scolastiche (circa 100 in partenza) per le quali una volta dotatesi di telecamere secondo gli standard applicati nel progetto, potranno esser connesse alla costruenda centrale operativa, attraverso la rete radio che si va a realizzare. 

L’attività prevista in questi 90gg comporterà la necessaria collaborazione delle istituzioni scolastiche oggetto di sopralluoghi da parte di FASTWEB s.p.a. , la verifica e le prime misurazioni per la realizzazione della rete radio, la definitiva scelta dell’allocazione dei tre ripetitori proposti dal progetto definitivo dell’amministrazione appaltante, la scelta e la progettazione delle centrali operative di monitoraggio.

“Quella che ad un certo punto per i più diffidenti sembrava un sogno e che attraverso tutte le difficoltà contrapposte sembrava una idea al quale dovesse credere solo il sottoscritto è adesso realtà e tra 90gg sarà pronta per essere realizzata. Sono soddisfatto e ripagato parzialmente dalle amarezze subite per difendere questa opera antesignana che si implementerà con quella che sarà la Palermo del futuro. Voglio ringraziare le persone che più di tutti in questi ultimi anni mi hanno aiutato affinchè ciò si potesse realizzare e cioè Arnaldo Garofoli e Leonardo Triolo che con i loro ruoli tecnici progettuali hanno permesso la riprogettazione e l’affidamento insieme al sottoscritto e non voglio dimenticare chi nel ruolo di Amministratore ha pensato, difeso e sostenuto in passato accanto a noi il progetto ad iniziare da Giovanni Avanti che lo ha voluto, Girolamo Gruppuso che ne ha permesso la prima redazione, Marcello Caruso che ne ha difeso la realizzazione giungendo alla prima proposta di affidamento, Raoul Russo che ne ha difeso il finanziamento impedendone la devoluzione del mutuo, Sergio Rappa che ne ha consentito l’approvazione nella versione definitiva appaltata. Spetta adesso a Barbara Evola completare il frutto di tanto lavoro e tanti sacrifici, poichè un’opera che giunge a compimento è un opera che rimane alla collettività aldilà di qualunque steccato ideologico, nello spirito sano di servizio che deve distinguere i servitori dello stato. GRAZIE a TUTTI” (Ing. Renzo Botindari – Il R.U.P.)