venerdì 16 dicembre 2011

Cosa Intendono con Liberalizzare?

Non comprendo la sbandierata liberalizzazione attraverso la soppressione degli ordini professionali. Mi ero imposto il silenzio e tanta prudenza. Quali privilegi hanno gli ingegneri e gli architetti dall'appartenenza di un ordine che difende la "professione di ingegnere o architetto", non gli Ingegneri o gli Architetti !? Come si crea crescita e lavoro abolendo le regole?

Quale monopolio si nasconde dietro l’Ordine? Quale casta c’è dietro l’Ordine Professionale Intellettuale degli Ingegneri o gli Architetti? Vedo una onda lunga che è partita dal 1994 con la Legge Merloni che sempre più ha voluto svilire l’aspetto intellettuale della materia per vederne solo l’aspetto commerciale, ed in questo contesto le società di Ingegneria non ci ha aiutato.

A meno che dietro queste fisime della politica, non ci sia l'idea di fare perdere il valore dei titoli di studi, conseguente compendio di una politica che in questi anni ha distrutto le scuole e l’università, garantendo un titolo a tutti …… più liberalizzazione di questa? L’Ordine non ha mai imposto un numero minimo agli iscritti, una distanza minima tra le sedi dell’attività professionale, un nepotismo spinto garantendone un monopolio.

Ci saranno forse di questi Ordini o Gruppi Professionali tra i Notai ed i Farmacisti? Non lo so, non ne conosco i privilegi, so solo che i nostri Ordini, non hanno garantito alcun che di ciò.

Da quando sono entrato nella P.A. per gli Ing. dipendenti si è solo parlato di incompatibilità, di poter fare questo o quest’altro, mortificando sempre di più un ruolo di tecnico laureato a discapito di un anonimo passacarte, mentre per i Sig. Prof alla Monti o Brunetta viene permessa libera professione ed incarichi prestigiosi per i quali lo stipendio di dipendenti serve per le sole sigarette.

Liberalizzare, vuol dire che tutti, anche i professionisti dipendenti, fuori dall’orario contrattuale di lavoro a condizione che paghiamo le tasse, possano fare di tutto?

Ci sto…….!! Diversamente senza il riconoscimento di un ruolo unico, non si va da nessuna parte! Non posso tollerare che dopo anni di studio e grosse responsabilità un dipendente professionista tecnico laureato prenda 1500 euro, spesso di gran lunga di meno che un custode che certamente non ha lo stesso carico di responsabilità (con tutto il rispetto per il Signor Custode), 10 anni di studi in più, devono avere un peso!

sabato 19 novembre 2011

Gli ingegneri palermitani paludono alla nomina del prof. avv. Giovanni Pitruzzella a Presidente dell’Antitrust

“Il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri, il Consiglio e tutti gli Ingegneri della Provincia di Palermo, esprimono vivo compiacimento ed i migliori auguri al Prof. Avv. Giovanni Pitruzzella per la nomina al vertice dell’Antitrust certi che l’insigne professionista e studioso palermitano saprà assolvere all’arduo compito affidatogli con l’equilibrio e la competenza che hanno caratterizzato il suo impegno professionale e sociale.” (Comunicato Stampa della Presidenza dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Palermo – Sabato 19/11/2011)

lunedì 31 ottobre 2011

Completate le nuove cariche ….

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"Con la nomina nella seduta del 24.10.2011, di un secondo Vicepresidente, completate le nuove cariche dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Palermo. All'ing. Giorgio Umiltà si aggiunge quale Vicepresidente l’Ing. Renzo Botindari.
Pertanto il nuovo direttivo dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Palermo è così composto: Presidente, l’Ing. Giovanni Margiotta;
Vicepresidenti, l’Ing. Giorgio Umiltà vicario, e l’Ing. Renzo Botindari;
Segretario, l’Ing. Ir. Dario Tomasini; Tesoriere, l’Ing. Sergio Rappa."

(Comunicato Stampa – Presidenza dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Palermo)

venerdì 21 ottobre 2011

Grazie Salvo……..

SNC00046Nota dell'Ing. Salvatore Barone, ai Colleghi Ingegneri iscritti all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Palermo.

Oggetto: Dimissioni dalla carica di Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Palermo

 

 

Come avete avuto modo di leggere dalle mail inviate recentemente dall’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Palermo ho dato le mie irrevocabili dimissioni da Presidente e dal 18 ottobre 2011 il nuovo Presidente è Giovanni Margiotta. La mia scelta è nata principalmente dal crescente carico di lavoro della mia attività professionale e per sopravvenuti motivi strettamente personali anche nella constatazione e consapevolezza che nell’ultimo periodo ho retto con non poco sacrificio l’onere della Presidenza. In questi due anni ho dovuto prendere atto che già la sola gestione ordinaria comporta un impegno notevole, appesantito poi, dalle difficoltà che attraversa la società e che sempre più spesso si ripercuotono sulla nostra categoria. Il quadro generale e la situazione di particolare empasse che attraversiamo, d’altro canto, lasciano presagire per il futuro che l’onere della presidenza sarà sempre più pesante per i tanti impegni che si profilano. Si devono portare avanti le iniziative messe in campo, se ne devono avviare di nuove anche con riferimento alle problematiche legate alla riforma delle professioni. Nonostante tali difficoltà siano sempre crescenti l’attuale Consiglio, sotto la mia presidenza e grazie all’impegno costante e infaticabile di alcuni, ha ottenuto risultati importanti tra cui voglio citare la stesura e l’adozione del “Protocollo di Legalità”, la definizione dello statuto del “Centro Studi e di Alta Formazione” e la individuazione dei componenti del suo consiglio di amministrazione (manca ormai soltanto la firma dell’atto costitutivo), la partecipazione ai lavori preparatori della legge di riforma sui LL.PP. e la costituzione della “Associazione di Protezione ed Emergenze Civili Ingegneri Palermo“.

Ricordo anche tutti i seminari ed incontri a cui abbiamo dato patrocinio ed a cui spesso abbiamo partecipato ed in particolare il “Congresso degli Ingegneri dell’Informazione” organizzato dal nostro Ordine che ha avuto una valenza nazionale. Ho posto la questione del rinnovo delle carche istituzionali all’interno del Consiglio, nella consapevolezza del lavoro svolto, non volendo con questo sottoporre ad esame i titolari delle stesse bensì con l’intento di ragionare con i consiglieri sulle cose da fare e verificare le disponibilità di ciascuno ad assumersi l’onere e la responsabilità di incarichi specifici. Ciò anche per consentire al Consiglio di individuare con tranquillità le cose da fare partendo dal lavoro fin qui svolto e programmare i lavori necessari ad assolvere i compiti istituzionali con maggiore incisività mettendo in campo ogni azione utile alla riaffermazione del ruolo delle categoria ed in particolare per programmare ogni sforzo a supporto dei colleghi più giovani.

Tutti insieme dobbiamo avviare dall’interno del nostro Ordine quel rinnovamento necessario alla sopravvivenza ed al rilancio della categoria. Questa mia lettera non è di congedo. Tutti coloro che mi conoscono e mi sono amici sanno che comunque la mia disponibilità nei confronti del Consiglio e dei Colleghi resterà tale quale è stata fino ad oggi, sia all’Ordine che in Ufficio, e chiunque avesse la necessità di contattarmi può continuare a farlo perché nulla per me è cambiato rispetto a prima. Un sentito grazie di cuore a tutti i Colleghi che mi hanno appoggiato e che in varie occasioni mi hanno esternato il loro affetto e la loro stima. Un affettuoso saluto dal Vostro Consigliere

Salvatore Barone

venerdì 8 luglio 2011

Siamo in grado per una volta di dare il nostro contributo…..?

Siamo Ingegneri! Siamo difficilmente corporabili ed abbiamo difficoltà spesso a condividere professionalmente esperienze professionali, ma siamo stati sempre bravi a progettare il “futuro altrui”, per una volta, ci sentiamo in grado di riprogettare il “nostro futuro”? Siamo polemici, a volte anche troppo! Ci lamentiamo di tutto e di tutti, e speriamo sempre che siano gli altri a portare la croce per “mantenere intatta” la nostra libertà di poter criticare. Sentiamo dire da tutte le parti che il paese è in crisi e che c’è bisogno di sacrifici. Sappiamo bene che i sacrifici si fanno in un momento transitorio, mentre si studiano e si progettano le soluzioni per risolvere i problemi.

Siamo in grado per una volta di dare il nostro contributo iniziando a riprogettare ed a sistemare “casa nostra”? Io penso di si!!! Conosco e riconosco tra di Voi tante intelligenze sopra la norma e di contro ho molta fiducia nei giovani che oggi si iscrivono al nostro Ordine. Allora iniziamoci dalla cosa più semplice, “l’Ordine dei Servizi”! Che tipo di servizi desiderereste da un Ordine che si possa definire al passo con i tempi? Non pensate che sia semplice avere delle idee innovative, e non pensate di contro che una vostra idea sia già stata pensata. Non abbiate paura di dire la vostra se questa è costruttiva. Contattatemi con i mezzi informatici, mi farò portavoce di queste proposte e per quelle che possono essere realizzate nell’immediato, con i colleghi in Consiglio, avremo il piacere di invitarVi non solo a discutere, ma ad avere l’opportunità di lavorare insieme alla realizzazione di tutto ciò che può fare il bene del ns. Ordine e quindi della ns. Professione, senza preclusione alcuna di schieramenti o steccati preconcetti, poichè lo dico sempre, l’Ordine è più importante di Noi singoli iscritti e/o Consiglieri e ci auguriamo che possa sopravviverci ed allora diventa più importante costruire l’Ordine del futuro, l’Ordine dei nostri figli……

martedì 5 luglio 2011

Aumentare il contributo d’Iscrizione all’Ordine degli Ingegneri di Palermo?

Il tesoriere Sergio Rappa, nella sua relazione per la presentazione del bilancio previsionale, legandosi alla prospettiva di una abolizione della T.O. legata alla vidimazione delle parcelle ha prospettato una ipotesi di un futuro aumento del contributo per l’iscrizione all’ordine degli ingegneri, peraltro il più basso d’Italia del 50%.

Occorre precisare che tale decisione dovrebbe esser presa nell’ambito del Consiglio ed in occasione di una sua proposizione all’ordine del giorno, ma aggiungo che personalmente, in quel contesto, come già fatto in passato mi farò parte attiva per far conoscere le ragioni dei miei colleghi professionisti dipendenti, affinchè il paventato aumento della tassa d'iscrizione, qualora dovesse necessariamente essere perseguito, giunga solo dopo aver percorso tutte le iniziative necessarie alternative per studiare introiti relativi a nuovi servizi da fornire agli iscritti.

Ma quali ragioni ad oggi portano i colleghi professionisti dipendenti? Questo settore ag oggi rappresenta il 70% (campione nazionale) degli iscritti all'Ordine degli Ingegneri, e dal loro punto di vista, lamentano da qualche anno (proprio in corrispondenza della crisi che attanaglia le libere professioni) di rappresentare un soggetto attivo nel sostentamento economico dell'Ordine, non avendo, con il permanere di quell'errato punto di vista storico che identifica l'Ordine con le parcelle e di conseguenza con i liberi professionisti, alcun interesse (e qualcuno sostiene obbligo) a rimanerne iscritti.

Se si sommasse in questi colleghi la sensazione che non solo progressivamente l'Ordine si sia dimenticato di loro, ma che in più chieda l’aumento del 50% del costo di un “non servizio per loro”, il tutto potrebbe avere realmente un effetto deflagrante per la ns. istituzione.

Reputo, e lo scrivo ormai da qualche anno, che debba prevalere in tutti uno spirito di appartenenza alla categoria, e che bisognerà impegnarsi in un grosso lavoro di coesione fra le varie specializzazioni della ns. categoria professionale.

Un primo passo fondamentale sarà quello di guadagnare o riguadagnare una presenza dell’istituzione Ordine al fianco dei colleghi, nella difesa della professione di Ingegnere, nelle pubbliche amministrazioni e nelle aziende private ed in ogni contesto nel quale un ns. collega ingegnere eserciti e firma con assunzione di responsabilità la sua prestazione professionale.