mercoledì 9 settembre 2015

Formazione Permanente e Tecnici Dipendenti

Importante iniziative nell'ambito della collaborazione tra Ordini Professionali Tecnici e Pubblica Amministrazione. Questa volta è toccato al Comune di Palermo e agli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri della Provincia di Palermo.
Per conto dell'Amm.ne si è fatto promotore l'Arch. Mario Li Castri​, neo Capo Area Infrastrutture del Comune di Palermo e supportato dalla disponibilità dei Consiglieri dell'Ordine degli Architetti Giuseppe Monteleone​, Salvatore Andò, Ornella Amara, Roberta Romeo e per l'Ordine degli Ingegneri n.q. di VicePresidente del sottoscritto Renzo Botindari (tutti tecnici dipendenti del Comune di Palermo).
I Presidenti dei due Ordini Arch. Miceli e Ing. Giovanni Margiotta​ hanno dato ampia disponibilità a mettere in piedi iniziative congiunte (sulla base di esperienze già fatte con altre amministrazioni) per co-organizzare iniziative formative dedicate ai tecnici dipendenti (in alcuni casi ove possibile aperte anche ai liberi professionisti) volte primariamente alla necessità di una formazione diventata obbligatoria per legge e in secondo luogo a una maggiore conoscenza dei procedimenti interni, con lo spirito di una proficua collaborazione per eventuali spazi di miglioramento.

Confortanti segnali per la creazione di un tavolo permanente che affronti la necessità di conciliare la richiesta di crediti formativi con una formazione dedicata all’interno degli orari di lavoro, ci si augura che una soluzione positiva di tale intento, apra la strada a successivi incontri e iniziative volte ad affrontare la tutela della dignità della professione tecnica svolta da dipendente.

Questa iniziativa segue le convenzioni fatte e in essere con altre Amministrazioni.

venerdì 21 agosto 2015

Procedono come da programma i lavori per A&V

scuola

Riportiamo il servizio di Sabrina Raccuglia per Tgs nella quale si fa il punto sui lavori per la dotazione di sistemi di antintrusione e videosorveglianza di 158 scuole palermitane e la realizzazione della rete radio per il controllo remoto da sala di controllo dedicata. Nel servizio una dichiarazione del sottoscritto R.U.P.

 

 

 

http://tgs.gds.it/2015/08/20/palermo-videosorveglianza-in-84-scuole_398208/#.VdZbnzlsNdg.gmail

martedì 21 luglio 2015

La Corazzata Potemkin ……

L'Ordine degli Ingegneri "boccia" il tram - Margiotta: «Obsoleto e dagli effetti nefasti» http://palermo.meridionews.it/articolo/35540/lordine-degli-ingegneri-boccia-il-tram-margiotta-obsoleto-e-dagli-effetti-nefasti/  (sito MeridioNews)
“Ma dite vero? Ma chi è questo signore che rilascia tali dichiarazioni?”
Questo il tono di una telefonata questa sera giuntami da un mio amico “giornalista” che ha condiviso con me anni di trasmissioni radiofoniche.
“Si mio caro, è il Ns. Presidente e da qualche tempo ha deciso di ridare all’Ordine il giusto ruolo nel dibattito provinciale, ai tecnici per tutto quanto di tecnico ci circonda.” La risposta dall’altro capo del telefono: “Interessante. Mi piace! ”
Certo per qualcuno era più comodo immaginarci nella fase di autodistruzione professionale, distratti dalla necessità di dotarci di “pos”, di raccogliere crediti formativi come le figurine panini o di piangerci addosso mentre eravamo intenti a partecipare a pseudo-bandi di gara per raccogliere elemosine.
Così facendo erano altri, spesso senza alcuna professionalità in merito a dover decidere le strategie di grandi opere che quasi mai giungevano a compimento.
Erano altri che studiavano il modo di renderci “trasparente” il lavoro inondandoci di schede e codici di estrazione anglosassone utili solo a creare ingorghi burocratici e dopo tutto ciò, accendendo i riflettori su di noi soltanto allo scoccar di qualche disgrazia.
Eppure anche noi sappiamo guardarci intorno perchè oltre a tecnici professionisti con le nostre competenze, siamo anche cittadini.
Comprendo che detta dall’uomo della strada tale affermazione è una opinione, ma se l’uomo della strada in quel momento è il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri, tale opinione pesa come un macigno e qualcuno deve riflettere, ancor prima di rispondere, senza prima quanto meno aver messo insieme almeno una cinquantina di anni di esperienza professionale!
Ecco perchè essere con la barba bianca a volte giova e ti può permettere di dire che “la corazzata Potemkin del momento ….. è una cagata pazzesca” (Fantozzi)

venerdì 17 luglio 2015

Riforma P.A.: dove è il “ruolo unico tecnico”?

Le Camere stanno per esitare la riforma della pubblica Amm.ne. Ci sono segnali di modernizzazione del concetto di P.A. ma purtroppo anche in questa occasione non troverà spazio l’annosa questione del ruolo unico tecnico.

Chi dovrebbe sponsorizzare una tale annosa questione che darebbe respiro e dignità a chi ormai giornalmente da anni vive responsabilità da Colonnelli con gradi e retribuzione da Generale? In passato medici ed avvocati certamente più presenti tra gli scranni parlamentari sono riusciti a farsi riconoscere uno ruolo unico che ne valorizzasse e distinguesse le peculiarità del loro impegno nei ruoli della P.A.

Si pensa sempre e solo alla dirigenza. Ci sarà un motivo?

http://www.camera.it/leg17/522?tema=delega_per_la_riforma_della_p_a___a_c__3098_#riforma_della_dirigenza

giovedì 16 luglio 2015

La bretella riuscirà a reggere questo “pantalone”?

https://youtu.be/pgozSR0BgzA

L’Ordine degli Ingegneri di Palermo, attraverso il suo Presidente aveva espresso il proprio parere, aveva messo a disposizione, su richiesta e a titolo gratuito le proprie competenze (interlocuzione consultiva) per giungere a una soluzione, sicura, rapida e che garantisse un buon rapporto nell’analisi costi benefici tenendo sempre presente uno dei ruoli fondamentali della così detta “regola d’arte”.

La partecipazione al dibattito sul tema in oggetto da parte dell’Ordine degli Ingegneri di Palermo, era stato quanto mai prezioso e in piana cognizione, essendo quel tratto autostradale inserito nel territorio della provincia di Palermo e giornalmente arteria vitale lavorativa per tutti coloro che sono costretti a percorrerla per lavoro (oltre ovviamente per tutti i paesi e le realtà che attorno ad esso sorgono).

Per una volta personalmente avevo visto positività nell’aver non dico chiesto, ma tenuto in considerazione chi viveva il problema e soprattutto chi era competente in materia (non possiamo disconoscere la grande competenza in materia del Presidente e delle persone che a titolo meramente amichevole oltre che gratuito, lo hanno affiancato in questa vicenda).

Che dire? Grazie per la cortesia e la fiducia. Quello che doveva esser detto è stato detto e soprattutto ribadito. Adesso se il commissario, supportato nelle sue scelte da chi gli ha prospettato soluzioni diverse, più lunghe e forse più costose ha deciso altrimenti ne prendiamo atto.

Ultima triste considerazione. Ad esser Cassandra non si ha alcuna soddisfazione. I geotecnici e i geologi d’esperienza, sanno leggere a vista, ancor prima di aver effettuato le indagini di rito, quali evoluzioni dinamiche avranno certi contesti …… spesso le loro grida di allarme vengono sottovalutate, qualvolta c’è stato anche chi ha tacciato costoro di esser “menagramo” per poi dover chiedere scusa a “frittata fatta”, ma a quel punto …… poco importa!

giovedì 2 luglio 2015

E lo chiamammo “il Magnifico”

205325082-f0a78cad-e503-4f50-ba8c-ed539dae373bFabrizio Micari, il nostro Preside della “Facoltà d’Ingegneria” di Palermo (per me che nostalgico mi piace ancora chiamarla così) è il nuovo Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Palermo.

L’Amico Fabrizio è stato eletto al primo turno con 1401 preferenze, rispetto all'avversario Vito Ferro (462). Sono stati 2.150 gli elettori che hanno votato pari al'84 per cento degli aventi diritti. L'insediamento è previsto il prossimo primo novembre 2015, dopo il decreto di nomina del ministro Giannini

Sono certo che saprà onorare al meglio il nuovo ruolo, così come ha saputo dar lustro e lavorare bene in questi anni da Preside.  Buon lavoro “Magnifico”, questi sono i miei auguri in qualità di ……

domenica 28 giugno 2015

Mi dia 90gr. di progetto! Sono 120g. , lascio?

a 226

Che pena! Fa tristezza leggere che gli Architetti e gli Avvocati sono tra i nuovi poveri. Che pena comprendere che gli Ingegneri lo erano già da prima. Che pena pensare che nella patria dell’intelletto le professioni intellettuali sono state messe al margine del processo decisionale e costruttivo del nostro paese.

Lo sospettavamo già dal 1994. Non avevamo bisogno di nuove leggi, ma di buone leggi e l’aver scimmiottato euro-codici non ci ha portato molto lontano, ma ci sta lentamente portando all’estinzione e purtroppo, mi dispiace dirlo, all’autoestinzione. Bastava modernizzare in alcuni passaggi un Regio Decreto o un Codice dell’era Fascista, con i quali le opere si facevano e stavano in piedi, anzi stanno in piedi. Provate a guardarvi intorno nelle vostre città o osservare sui marciapiedi i tombini dei vostri centri storici, provate a vedere tutte quelle opere che per l’anzianità di costruzione finiscono per essere attenzionate dalla S.S.B.B.C.C..

E’ dire che l’uomo è da sempre lo stesso. Vogliamo pensare che siano peggiorati gli ingegneri? Sono peggiorati i “maestri”? Oppure si è messo in secondo piano il concetto di “qualità della prestazione professionale?”.  Siamo stati attratti nella trappola delle liberalizzazioni delle tariffe senza farci trovare preparati con regole di autoregolamentazione. Il tecnico oggi si deve confrontare con il “massimo ribasso” senza limiti, senza che un mercato autoregolamentasse o fosse autoregolamentato su limiti di auto-decoro ancor prima che di sicurezza sulla entità e qualità della prestazione. Il massimo ribasso senza alcun controllo sull’anomalia dello stesso.

Non ci vuole una laurea in una qualunque disciplina per comprendere che se una cosa di base è stimata 100, se io la stessa la propongo 30, addirittura 20, c’è qualcosa che non “funziona” dietro a una prestazione così offerta. Tolto primariamente il dubbio che la proposta di base d’asta sia stata sovrastimata, chi opera ribassi di tale entità, non può offrire una proposta di qualità e completezza. Per proporre ciò sarà costretto a risparmiare o a non effettuare sotto-prestazioni propedeutiche, oltre a far sorgere il dubbio di utilizzo di collaborazioni “in nero” e di evasioni contributive. Chi vuole fare bene il proprio lavoro e a regola d’arte non può permettersi certi ribassi.

Di contro se giungono tali offerte è grazie al fatto che vi è una committenza privata pronta (soltanto nel caso di consulenze tecniche) ad ottenere la massima economicità, in alcuni casi anche a non pagare la prestazione richiesta, rinnegando addirittura l’incarico conferito. A costoro pronti a mettere mano al portafoglio per ingenti corrispettivi davanti ad un consulto medico (poichè il medico cura la nostra salute, mentre l’ingegnere o l’architetto …… ) chiedo: “Sareste disposti a farvi operare da un medico che usa bisturi di bassa qualità e non sterilizzati, di approssimata preparazione e collaborato nell’intervento dal custode del suo stabile intento a farsi “una così detta caviglia”? “Sareste disposti ad acquistare un’auto nuova ma assemblata risparmiando o omettendo alcuni pezzi e con due bulloni su quattro per ruota?”

Ognuno è libero di fare ciò che vuole, ma sono certo che sulla propria salute e sulla propria vita, non intende risparmiare. Quindi se a tutto ciò non subentrerà la consapevolezza che i tecnici nel realizzare la propria opera intervengono non soltanto nella qualità e la sicurezza della nostra vita, ma anche dei nostri cari, del nostro prossimo, attraverso la sostenibilità delle loro opere, non saremo in grado di restituire quel rispetto al titolo professionale distrutto negli ultimi anni da cattive politiche di “livellamento sociale e intellettuale” falsamente meritocratiche.

Abbiamo il diritto di chiedere la massima qualità delle prestazioni, ma la qualità si paga. Per far ciò bisogna effettuare un rigoroso controllo attraverso le istituzioni e gli Ordini per la cura degli aspetti deontologici e legali.

Stiamo quindi costruendo un percorso che attraverso la certificazione della qualità della prestazione giunga a stabilire soglie di ribasso ragionevoli, stiamo di contro tentando di promuovere dei criteri comuni che ridiano se non le tariffe anche per le prestazioni a privati, delle linee guida e criteri confrontabili che non si limitino a vincolare una prestazione soltanto al criterio del massimo ribasso, chiamatele offerte economicamente più vantaggiose, chiamatele in altro modo ma è una delle iniziative (oggi necessaria per tutte le professioni) finalizzata ad uscire fuori quella giungla nella quale si sta prospettando la nostra estinzione. 

martedì 12 maggio 2015

Eletto alla Vicepresidenza dell’Ordine

1 027

Palermo 12 Maggio 2015 – Con l’elezione a Vice Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Palermo del sottoscritto (Ing. Renzo Botindari n.q.) si completa nuovamente l’organico delle cariche istituzionali. Pertanto a seguito della presente nomina :

Presidente: Ing Giovanni Margiotta

Vice-Presidenti: Ing. Vito Giunchiglia e Ing. Renzo Botindari

Segretario: Ing. Anna Maria Baieli

Tesoriere: Ing. Sergio Rappa

Personalmente avevo già ricoperto questa carica nella precedente mandato, condividendola con l’Ing. Giorgio Umiltà. Spesso si tende a sminuire queste cariche considerandole “simboliche”, ma in un epoca in cui sono sempre meno i simboli e i principi attraverso i quali aggregare gli individui, diventa sempre di più importante il modo d’interpretare i ruoli. Dopo 25 anni di volontariato all’Ordine degli Ingegneri per me è sempre un motivo di grande soddisfazione, rappresentare i colleghi a qualunque livello e con qualunque carica. Faremo di tutto, se Dio e la salute ci assisteranno per qualificare ed onorare al meglio l’impegno nel tempo che ci separa dalla fine di questo mandato. Grazie al Presidente e grazie ai Consiglieri che ieri si sono espressi all’unanimità. Mi faccio e faccio gli auguri di buon lavoro ………. ce ne tantissimo! 

venerdì 8 maggio 2015

A&V–Spendig review nei fatti

1 124La sintesi migliore sta in questi numeri: 85 Plessi scolastici in più (76 nel progetto definito del 2006 e 158 dopo l’appalto integrato - più del doppio di quelli di partenza) e una economia di €. 1.160.666,69 (un risparmio di più di un quarto sul mutuo Cassa DD.PP. di € 4.040.889,05 per finanziamento di partenza ), il tutto attraverso la scelta dell’Appalto Integrato su progetto definitivo e l’offerta economicamente più vantaggiosa.

“Lavori per la dotazione di impianti antintrusione e videosorveglianza nei plessi scolastici a rischio di atti di vandalizzazione della città di Palermo - 1° Fase”. Responsabile Unico del Procedimento: Ing. Renzo Botindari (Funzionario Tecnico Comune di Palermo); Direttore dei Lavori: Ing. Leonardo Triolo (Funzionario Tecnico Comune di Palermo); Assistente al R.U.P. : Geom. Arnaldo Garofoli (Funzionario Tecnico Comune di Palermo); Ditta redattrice della Progettazione Esecutiva e realizzatrice dei lavori: Fastweb s.p.a.

1 128Caratteristiche del progetto: Il progetto, redatto da tecnici dell’Amm.ne, prevedeva la realizzazione di impianti di antintrusione e videosorveglianza nelle scuole di proprietà e/o pertinenza comunale, con dotazione di sistemi di videoregistrazione in loco con DVR armadi Rack, link di trasmissione segnale alla rete radio dedicata per il collegamento alle centrali operative di monitoraggio. La suddetta rete radio dedicata sarà di propria Comunale, senza costi di ulteriori canoni successivi, per la trasmissione delle immagini e dei segnali, oggi delle scuole, domani di ogni ulteriore immobile o spazio di proprietà comunale. Tale rete prevede la possibilità di implementi con sistemi di comunicazione informatica a vantaggio di ulteriori servizi da introdurre con up-gradabilità a vantaggio di economie di gestione. Inoltre attraverso le 2 sale di monitoraggio (una principale e la seconda in subordine) sarà previsto monitorare h24 gli impianti.

Caratteristiche dell’Appalto (bando): APPALTO INTEGRATO sulla base di un Progetto Definitivo redatto dall’Amm.ne Comunale. La scelta dell’appalto integrato corredato da un bando complesso ed in parte innovativo volto ad auspicare una qualificata partecipazione, garantire una alta qualità dei prodotti e soprattutto una loro coerenza innovativa in funzione dei tempi auspicati per la realizzazione ed infine una qualificata progettazione tecnologica quanto mento della parte radio (non reperibile tra i tecnici interni all’Amm.ne visto il particolare ambito tecnico-specialistico). Inoltre si è reputato opportuno inserire clausole che portassero, garantendo il miglior risultato con il minor impegno economico e nell’ambito dei fondi a disposizione, il maggior profitto in termini di servizi per l’Amm.ne. Lo scrivente, di fatti, per far fronte ad ulteriori esigenze e/o atti di vandalizzazione nelle more dei lunghi iter burocratici, tenendo conto che questo appalto veniva definito quale “1° fase” proprio in ragione allo scopo finale dato una auspicata “2° fase” che finisse di dotare tutte le scuole di proprietà o pertinenza di impianti di Antintrusione e Videosorveglianza da monitorare attraverso la realizzanda rete radio, ha stabilito di richiedere quale elemento di valutazione migliorativa, l’offerta di impianti in ulteriori scuole da scegliere in un elenco predisposto e suddiviso in tre tipologie (P scuole tipo “piccole”; M scuole tipo “medie”; G scuole tipo “grandi”.

Copia  di 1 133Caratteristiche dei Lavori: Ditta Aggiudicataria per la redazione della PROGETTAZIONE ESECUTIVA e dei LAVORI: Impresa FASTWEB S.p.A., avente sede in Milano Via Caracciolo n. 51 - Codice Fiscale - Partita I.V.A. e numero di iscrizione al Registro delle Imprese di Milano 12878470157, nella quale risulta l’offerta economicamente più vantaggiosa, con l’attribuzione del punteggio di 100/100, composta da una offerta tecnica valutata 80 punti e da una offerta economica valuta 20 punti e riferita ad un ribasso offerto di 25,9324% (venticinque/9324 percento) per un importo complessivo offerto di €. 1.629.069,80 (euro Unmilioneseicentoventinovemilasessantanove/80) IVA al 21% (Ventuno percento) esclusa.

Per la FASTWEB hanno redatto la PROGETTAZIONE ESECUTIVA: Progettista incaricato - Ing. Roberto Passerotto; Redazione del Piano di Sicurezza e Coordinamento in fase di Progettazione - l’Ing. Giuseppe Mirelli; L’appalto integrato ad ulteriore tutela dell’Amm.ne prevedeva l’offerta economicamente più vantaggiosa attraverso l’offerta tecnica di ulteriori servizi e di ulteriori scuole da coprire. L’offerta è risultata migliorativa attraverso le seguenti proposte:

1) Oltre le 104 scuole identificate da contratto, e poste a base d’asta, frutto delle segnalazioni storiche e dell’implementazione di impianti esistenti parziali e/o non funzionanti) da un elenco redatto in collaborazione con l’Ass.to alla P.I. a mezzo di priorità stabilite con riferimento a zone storicamente attenzionate da atti di vandalizzazione, Fastweb ha offerto ulteriori 54 impianti in scuole “Piccole”, “Medie” e “Grandi”, con la dovuta priorità dalla Pubblica Istruzione in raccordo con il R.U.P. Pertanto l’ammontare totale delle scuole oggetto di intervento sarà: 104+54 = 158 Plessi

2) Dimezzamento dei tempi di esecuzione da 365 gg a 180 gg ;

3) L’estensione della garanzia di tutte le parti hardware componenti il sistema proposto (elementi di Videosorveglianza, di antintrusione e di rete radio) di ulteriori 5 anni, oltre i termini temporali previsti dalla legge, per un totale di 7 anni. Servizio di Assistenza, reso disponibile con un servizio di Help Desk attivo 24 ore su 24, 365 giorni all’anno.

Inoltre per venire incontro a tutti i problemi di natura manutentiva, il progetto appaltato prevedeva delle somme a disposizione per avere una maggiore copertura manutentiva. La manutenzione Contrattuale è stabilita in Anni 2, ( sarà possibile attivare pertanto un appalto di manutenzione dedicato per l’integrazione di ulteriori 5 anni, con somme già previste nel Quadro Economico, che subentri alla scadenza della manutenzione contrattuale). In definitiva avremmo 7 anni di assistenza ai prodotti offerti e 7 anni di manutenzione, il tutto in linea con la vita media di un impianto tecnologico.

rete radio 3Rete Radio: L’architettura di rete radio si basa sull’attivazione di tre differenti siti S1‐S2‐S3, posti ai tre vertici di un triangolo, in modo tale da garantire per tutte le scuole, almeno un punto di visibilità diretta. Tali siti saranno utilizzati per la realizzazione del backbone radio e per l’implementazione dei cluster di aggregazione dei segnali radio di accesso delle singole scuole. Per consentire agli apparati di backbone di operare in assenza di disturbi indotti dagli apparati di accesso (cluster radio), operanti nella banda liberalizzata dei 5GHz, si è scelto di adottare apparati a 17GHz su banda liberalizzata. Tale banda consente l’utilizzo dello spettro di frequenza dai 17,100 GHz ai 17,300 GHz. Gli apparati di accesso sono vincolati ad operare nella banda liberalizzata dei 5GHz. Tale banda consente l’utilizzo dello spettro di frequenza dai 5.470 – 5.725 GHz. Nel caso in oggetto, utilizzando una suddivisione dei canali a 20MHz è possibile una banda di 128Mbps per settore radio.

mercoledì 4 marzo 2015

E solo una impressione? ...

Cari colleghi, può essere che dal 2003 non venga fatta una legge sui LL.PP. che tra i tanti provvedimenti tuteli la figura del professionista sia esso ingegnere che architetto?
Se non errò con la L.R. n. 21 del 1985 fu realizzata una grande conquista con l' introduzione del concetto del pagamento a parcella con i minimi tariffari per incarichi di LL.PP. e con la L.R. n. 10 del 2003 si parlo di preventiva acquisizione delle risorse economiche prima di procedere al conferimento degli incarichi di progettazione. Da allora solo norme intente a burocratizzare i procedimenti e alla sola ricerca dei responsabili di questo efferato delitto, la professione tecnica.

martedì 13 gennaio 2015

Lavorare “a gratis”

lavoro-gratis L'Italia secondo i Padri Costituendi era "Una Repubblica Fondata sul Lavoro" poi la cattiva politica, cattivi legislatori, cattivi riformisti hanno fatto si che non solo si perdesse per i giovani la prospettiva di un lavoro ma che gradualmente si perdesse il valore di un titolo di studio, poi si abolissero i minimi professionali spingendo i professionisti ad una guerra al massacro al ribasso, poi si desse ai committenti la facoltà di non pagare prestazione ricevute ed infine che ci fosse chi pretendesse la prestazione professionale gratuita.

Grande deve essere l’indignazione verso chi vuole non solo rubare il futuro ai giovani, ma vuole togliere all’uomo la dignità.

lunedì 5 gennaio 2015

Ieri Tutti Criminologi, Oggi Tutti Strutturisti

74717595381fa9a3044a1ddbdd99e245 Forse siamo troppo abituati a vedere giudici in TV, forse internet ci libera dalla voglia voglia di dire tutto su tutti e di conseguenza diventare giudici ed esperti anche in materie lontane dai nostri studi e dalle nostre culture, basandoci sulla sola evidenza ed emettendo sentenze definitive.

Ci sono casi eclatanti e lo sappiamo, ma pur essendo la mia materia e dall’alto della mia esperienza e dei miei ruoli assunti in vita mia inerenti la professione dell’ingegnere civile, preferisco tenere una posizione prudente e controtendenza verso una stampa che giornalmente va cercando mostri da contrapporre al nulla politico ed al degrado morale della nostra società, il tutto per tenerci distratti dai seri e veri problemi.

Siamo tutti davanti ad una foto di un’opera molto recente entrata in crisi e resa quindi inutilizzabile e questo è un dato di fatto, attendiamo adesso l’opera dei periti o degli esperti che esamineranno il progetto, rivedranno la fase di realizzazione dell’opera sia dal punto di vista cartolare che tecnico-contabile, si faranno un’idea sul terreno e sulle soluzioni strutturali adoperate, sulla qualità dei materiali utilizzati, sulla rispondenza dell’eseguito rispetto al progetto, sui ruoli di vigilanza e sicurezza in opera e dopo ciò, sommato alla storia professionale dei soggetti interessati al procedimento (DL e Collaudatore inclusi), dell’impresa e finanche dei fornitori chi dovrà giudicare ed emettere sentenza avrà un quadro chiaro per esprimersi.

Fino a quel momento l’evidenza ci può soltanto dire che non è questo il risultato che ci si aspetta da un’opera (pubblica o privata), per le sentenze e per fare di tutta l’erba un fascio raccomando molta prudenza.