venerdì 4 marzo 2011

Sull’Ordine dell’Ordine o sui suoi “Disordini”

“Alcune riflessioni di Renzo Botindari consigliere dell'Ordine degli Ingegneri di Palermo - pubblicata da Alessandro Maria Cali' il giorno mercoledì 2 marzo 2011 alle ore 19.20”

“Un Ordine sano, in un momento di crisi come questo, dovrebbe essere in primo piano nel dibattito per la ricerca di soluzioni per il rilancio del mondo del lavoro e della società. Io ho molte idee e le porterò avanti, qualora si reputerà di concedermi un ruolo, lo farò all’interno dell’Istituzione, se ciò non avverrà il mio modo e la necessità di fare cultura in tal senso, avverrà attraverso altri strumenti. Non posso rimanere impassibile davanti allo sfacelo. - Renzo Botindari (Consigliere dell'Ordine degli Ingegneri di Palermo sul suo blog il 27 ottobre 2010)”

@ Alessandro, Mi fa piacere che tu abbia riportato un passaggio da un post del mio blog (qualcuno lo legge…) e soprattutto che tu abbia riportato un passaggio nel quale credo e per il quale, malgrado le contingenze, sto operando.
Per il resto, quando vorrai confrontarti su questi temi, ne avrò grande piacere e non mancheranno le occasioni di incontro per farlo di presenza.
Soprattutto, sono curioso di conoscere, ad oggi, quale è il progetto che tu immagini per questo “Ordine”.
Sono convinto che aldilà della tua battaglia morale portata avanti con la promozione del tuo libro “Disordini” …….. vi siano altre idee ed altri spunti pregevoli sui quali costruire soluzioni a quella che è la crisi professionale e dell’efficacia delle sue istituzioni professionali che stiamo vivendo.
Per quanto concerne il tuo libro, che non ho ancora avuto il piacere di leggere, ma che da quanto ho percepito dai tuoi post e dalle recensioni, affronta una battaglia ad oggi diffusa, per far si che qualunque organizzazione professionale vigili ed impedisca che al suo interno non vi siano soggetti che si siano macchiati di reati contro legge ed a maggior ragione riconducibili alla piaga mafiosa, penso che ogni iscritto ragionevole e “per bene” anche se non impegnato, non possa non condividere tali principi …….
Ma tu sai, che spesso sono silenzioso, ma non un ipocrita e non nascondo che per quanto concerne la vicenda storica che ti contrappone al vecchio consiglio (che mi vedeva assente e quindi non testimone dei fatti da te riportati), avrei gradito un serio e consistente contraddittorio che ponesse chiarezza sulla vicenda.
Mi augurerei che ad una delle prossime presentazioni, insieme a gente che stimo tantissimo, quale l’editore Navarra e tanti miei amici giornalisti impegnati giornalmente nella cronaca e nel costume (o malcostume) di questa terra, ci fosse accanto a te, uno di quegli esponenti, di quel Consiglio che tu accusi, con i verbali delle sedute del consiglio (che a detta loro contraddicono quanto tu riporti), affinchè si sia tutti Noi (iscritti e non) che non facevano parte di quei 15, in condizione di conoscere la verità!
Mi sembra che i verbali, siano degli atti pubblici ……
Visto che leggi il mio blog e visto che se lo fai tu, potrebbero farlo anche altri colleghi, posterò quanto scritto in questa interessante, certamente per me, discussione, affinchè non solo i nostri amici ed affettuosi funs in FB (che benevolmente ci danno ragione, qualunque cosa noi scriviamo) sappiano che malgrado tutte le notizie che giungono al di fuori di una istituzione che non dimenticare, nascendo nel ventennio, sta per compiere 100 anni e quindi ha gli acciacchi della vecchiaia, c’è gente che amichevolmente si parla e se il caso si confronta ………. Con affetto e la stima di sempre, Renzo.

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