mercoledì 29 giugno 2011

Uscire dagli indugi

E’ arrivato il momento di fare un’azione consistente nei confronti delle P.A. volta a chiedere un maggior rispetto dei professionisti ingegneri pubblici dipendenti. Ci rendiamo conto che ancora non tutti gli enti locali prevedono un ruolo “unico” per i professionisti tecnici abilitati, ma in assenza di uno strumento normativo i regolamenti interni, le contrattazioni sindacali decentrate devono tenere della specialità del ruolo, ad esempio nell’assegnazione delle P.O. prioritariamente e soprattutto per coloro che sono impegnati in figure di responsabilità dei lavori pubblici (R.U.P. , Direttori dei Lavori, Responsabili della sicurezza in fase di esecuzione). L’Ordine, oggi assente a questi tavoli, deve pretendere un ruolo che vada aldilà di quello consultivo, ma di difesa dei propri iscritti, come conseguenza diretta di una difesa della professione. L’ingegnere (a nostro parere necessariamente iscritto all’ordine, per esercitare l’attività professionale come dipendente) deve rispondere prioritariamente ai principi della deontologia professionale al proprio Ordine Professionale, conseguentemente alla propria amministrazione. Di certi aspetti dovrà farsi cultura, bisognerà creare tavoli di dialogo, ma bisognerà uscir fuori da questa giungla vigilando che le amministrazioni al proprio interno non vengano prese dalla tentazione di “legiferare” con i propri regolamenti, in difformità o in deroga a principi normativi di qualunque grado e livello.

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