domenica 17 luglio 2016

CNI 61 - Riflessioni a bocce ferme in 3 puntate - 3/3 - "E io sarò in campo....."

Adesso ci prendiamo una pausa e a Settembre riprendiamo con i grandi temi per la difesa della professione. Abbiamo anticipato il Congresso a Giugno per una serie di motivi, alcuni palesi e noti a tutti. Rientrati dalle ferie inizierà di fatto una lunga stagione elettorale, partendo dal rinnovo del CNI per giungere alla prossima estate al rinnovo dei consigli provinciali (e non dobbiamo dimenticare gli appuntamenti elettorali politici locali e referendari).
Dubito che questa stagione sarà "serena" o direi meglio "semplice", visto la concomitanza di circostanze rare tra le quali la volontà dichiarata di mettere mano internamente alla riforma territoriale degli Ordini (prima che ci pensi qualche altro e come al solito faccia danno) riducendo i consigli attraverso accorpamenti, da più di cento a soli venti. Tale evento non sarà di certo indolore.
La seconda circostanza sulla quale riflettere è data dalla scadenza dei tre mandati consecutivi, da quando questi sono stati normati, che porterà storici presidenti (e consiglieri) locali a dover dopo decenni lasciare il passo nei consigli. Molti di costoro essendo state figure importanti non solo territorialmente ambiranno a ricoprire altri ruoli, tra fondazioni, centri studi, comitati e perchè no anche lo scranno nel CNI. Oggi il Consiglio Nazionale è diventato una meta ambita a differenza del passato e per ovvie ragioni. 
A Palermo questo passaggio storico è di fatto già avvenuto e si è sviluppato nella ricerca affrontata più volte (addirittura quattro in tre mandati), di un presidente nuova guida e se non cambieranno le regole, volenti o nolenti, addirittura l'elettorato dovrà esprimersi nell'elezione di un nuovo consiglio che dovrà scegliere un quinto presidente. 
Mi direte, cosa c'entra ciò con la professione? Sono gli “esseri umani ingegneri” che costituiscono  l'ordine e l'ambizione è da sempre una "debolezza" del genere umano e non si sopisce con l'età, ma state tranquilli, non avremo almeno per la prossima tornata un vero e proprio conflitto generazionale. Si è discusso che una “velata ambizione” potesse essere anche quella di intestarsi l'organizzazione di un congresso nazionale, se così fosse in ciò non può che esserci da parte mia un personale augurio di riuscita, anche se la recente storia in questo caso è piena di ambizioni tradite e ambizioni ripagate, è la "trinacria" è difficile da compattare. Si fanno molti nomi da tempo, filtrano indiscrezioni, ma le volate lunghe, ci insegna il ciclismo, se non sei Fausto Coppi difficilmente si realizzano e personalmente non vedo nessun "uomo in fuga nella nebbia con la maglia bianco-celeste",
Quindi suppongo che non sarà un anno molto fertile di risultati per la professione se i propri colonnelli saranno impegnati a preparare la "guerra" interna. .......

Una cosa è certa, a differenza di quanto si sia pensato o abbia dato modo d’intendere, io sarò in campo!

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